DIR. ARTISTICA

A seguito della scomparsa di Gigi Proietti nel 2020, si è reso necessario individuare una figura di spicco che potesse rivestire il delicato ruolo di Direttore Artistico di Politeama e che rappresentasse una successione omogenea per stile, cultura, esperienza e qualità.

Susanna e Carlotta Proietti, sue eredi, nell’intento di dare continuità al progetto artistico, hanno individuato nel Premio Oscar Nicola Piovani la persona senza dubbio più qualificata. L’amicizia fra il Maestro Piovani e Gigi Proietti sarebbe già una motivazione sufficiente, ma a confermare tale motivazione concorre soprattutto il legame intellettuale che legava due grandi esponenti dello spettacolo italiano, uniti dall’amore per la cultura e per la città di Roma. Dalla complicità e dallo scambio continuo, negli anni è nato un sodalizio che ha dato alla luce rappresentazioni rimaste nella storia: nel 1989 la commedia musicale i 7 Re di Roma di Gigi Magni per il Teatro Sistina, nel 1998 La Pietà–Stabat Mater per voce recitante e orchestra eseguito per la prima volta a Orvieto, poi nel 2000 a Betlemme e nel 2004 in Medio Oriente in una doppia rappresentazione, nel territorio palestinese a Betlemme e in quello israeliano a Tel Aviv. Inoltre nel 2000, insieme a Vincenzo Cerami, portano in scena un grandioso Socrate per il Piccolo Teatro di Milano, travolgente successo di pubblico e critica.

Su queste basi si inserisce l’intento di collaborare su produzioni Politeama per la scrittura delle musiche di scena de I due gentiluomini di Verona (2010) e Racconto d’inverno (2016), per il Globe Theatre.

Nicola Piovani è probabilmente l’unica personalità oggi in grado di raccogliere i frutti di una direzione artistica poliedrica come quella di Proietti e farla fiorire al meglio, rispettando la linea iniziale e aggiungendo valore con la propria sensibilità di artista e uomo di teatro.

CURRICULUM DEL DIRETTORE ARTISTICO

Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato. Il padre,
Alberico, originario di Corchiano (in provincia di Viterbo), è un musicista dilettante: suona
la tromba nella banda del paese. Sua zia Pina Piovani è un'attrice, che ha lavorato nelle maggiori
compagnie teatrali romane, tra le altre quelle di Ettore Petrolini, Aldo Fabrizi e Romolo Balzani. Da
bambino comincia a studiare inizialmente la fisarmonica, poi il pianoforte. Successivamente si
diplomerà in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Di mestiere fa il Musicista (pianista, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il
teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica). Fra i maestri che l’hanno avviato alla
composizione, il greco Manos Hadjidakis.
Gran parte dell’attività di Nicola Piovani è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con
passione: i primi tempi il cinema occupava lo spazio principale del suo lavoro, ma con gli anni si è
preso sempre di più il lusso – come lo definisce lui - di dedicarsi alla musica teatrale, al punto che lo
spettacolo dal vivo impegna ormai la maggior parte del suo tempo.
Risale al 1968 la sua prima colonna sonora: per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà
di Filosofia che frequentava, realizzati da un collettivo universitario sotto la guida di Silvano Agosti.
Il debutto in un lungometraggio avviene l’anno successivo, con N. P. Il segreto di Silvano Agosti.
Dopo N.P. comincia una carriera che lo porta a scrivere musica con i maggiori registi italiani:
Bellocchio, Monicelli, i Taviani, Moretti, Loy, Tornatore, Benigni; e poi Federico Fellini, che si è
rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film. Fra i registi stranieri ricordiamo Ben Von Verbong, Pál
Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel
Schmitt, Philippe Lioret, Luis Sepulveda, Danièle Thompson, Xavier Durringer. Con la colonna
sonora de La vita è bella di Roberto Benigni, vince il premio Oscar. Riceve inoltre nel corso degli
anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro, il
Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. In Francia, ottiene per due volte la
nomination al César, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival Musique et
Cinéma di Auxerre.
Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De
André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Nel 1995 scrive
tre canzoni per il tour teatrale di Roberto Benigni, tra cui la fortunata Quanto t’ho amato.
Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena
per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Nel
1989, con Luigi Magni e Pietro Garinei, crea per il Teatro Sistina la commedia musicale I sette re di
Roma.
Alla fine degli anni Ottanta, inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami. Insieme all’attore Lello
Arena, fondano la Compagnia della Luna, con l’intento di dare vita a un genere che in quel momento
non trova spazio sulle scene italiane, un teatro dove musica e parola abbiano ambedue ampio spazio
e interagiscano sul piano espressivo. I primi frutti di questa collaborazione sono La cantata del Fiore
(1988) e La cantata del Buffo (1990. Seguono Il Signor Novecento (1992), Canti di scena (1993) e
Romanzo musicale (1998).
Nel 1998 La Pietà – Stabat Mater con la voce recitante di Gigi Proietti, su testo di Vincenzo Cerami,
due cantanti e orchestra, concepita per un organico ampio, un'orchestra di ventitré elementi, eseguito
per la prima volta a Orvieto nel 1998; nel 2000 viene rappresentata a Betlemme. Nel 2004 La
Pietà viene riproposta in Medio Oriente in una doppia rappresentazione: nel territorio palestinese a
Betlemme e in quello israeliano aTel Aviv. L'opera, presenta fra l'altro una particolare novità
timbrica: un soprano di coloritura e una voce soul cantano insieme in un'inedita formazione vocale.
Nel 2000 debutta Concerto fotogramma. Nel 2001 Il “Concerto in quintetto”. Nel 2002 lavora a
Parigi dove, al Teatre de Chaillot, presenta Concha Bonita, uno spettacolo che si colloca a metà strada
tra l'opera e l'operetta. Nel 2003 presenta in Grecia, sull’isola di Delos, L’isola della luce una partitura
per voce recitante, due cantanti e orchestra su brani dall’Ecclesiaste, Omero, Sicilo, Byron, Einstein,
Seferis, Mesomede da Creta e Vincenzo Cerami, commissionata dal ministero della cultura di Atene.
Sempre nel 2003 si dedica al recupero della canzone tradizionale romana, con il fortunato Semo o
nun semo.Nel 2006 per i cento anni dalla Cgil, compone e dirige, su testo di Cerami, La cantata dei
cent’anni, un concerto per una grande orchestra e voci soliste presentato con Gigi Proietti in
anteprima a Roma presso la sala Santa Cecilia dell’Auditorium “Parco della musica”.Nel 2007
compone una suite orchestrale ispirata al numero sette, intitolata Epta. Nel 2009, su testo di Eduardo
De Filippo, scrive la cantata sinfonica Padre Cicogna – scritta per la voce recitante di Luca De Filippo.
L'opera Viaggi di Ulisse è stata composta e rappresentata per la prima volta il 2 Settembre 2011 al
Ravello Festival.Nel 2013 esce il suo primo disco di canzoni Cantabile, con le voci dei cantanti amici
De Gregori, Servillo, Giorgia, Grigolo, Ferreri, Mannoia, Proietti, Benigni, Jovanotti, Noa, Morandi,
Benigni, e con la partecipazione dei Solisti della Scala di Milano; un CD inconsueto, salutato con
gioia dalla critica e dal pubblico.
Nicola Piovani nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro
francese della Cultura, onorificenza conferita alle personalità che si sono distinte per le loro creazioni
in campo artistico.
• David di Donatello
o 1983 - Candidatura per la miglior colonna sonora per La notte di San Lorenzo
o 1985 - Candidatura per la miglior colonna sonora per Kaos
o 1986 - Miglior colonna sonora per Ginger e Fred
o 1989 - Candidatura per la miglior canzone originale per 'O re
o 1990 - Candidatura per la miglior colonna sonora per La voce della Luna
o 1994 - Miglior colonna sonora per Caro diario
o 1996 - Candidatura per la miglior colonna sonora per Per amore, solo per amore
o 1997 - Candidatura per la miglior colonna sonora per La mia generazione
o 1998 - Candidatura per la miglior colonna sonora per La vita è bella
o 2001 - Miglior colonna sonora per La stanza del figlio
o 2003 - Candidatura per la miglior colonna sonora per Pinocchio
o 2015 - Candidatura per la miglior colonna sonora per Hungry Hearts
o 2019 - Candidatura per la miglior colonna sonora per A casa tutti bene
o 2019 - Candidatura per la migliore canzone originale per A casa tutti bene
• Premio Oscar
o 1999 - Miglior colonna sonora per La vita è bella
• Premio colonna sonora per l'attività dell'anno: 1984, 1985, 1986, 1989
• Ciak d'oro - Migliore colonna sonora
o 1986 per Ginger e Fred[13]
o 2001 per La stanza del figlio[14]
• Nastro d'argento
o 1991 per la miglior musica per La voce della Luna, In nome del popolo sovrano, Il male oscuro, Il
sole anche di notte
o 2003 per Pinocchio
o 2006 per La tigre e la neve
o 2015 per la migliore colonna sonora per Hungry Hearts
• Premio Rota e Premio SIAE alla carriera nel 1997
• Premio Luigi Mancinelli, 2004
• Nomination ai César per L'équipier
• Premio "Città di Sanremo" ricevuto al Festival di Sanremo 2008
• Globo d'oro della stampa estera alla carriera, 2009
• Premio scientifico Capo D'Orlando per la suite "EPTA", 2009
• Nomination ai Cesar per "Welcome" di P. Lioret, 2010
• Premio Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari, 2011
• Premio Elsa Morante, 2013
• Premio Taobuk Award per il magistero che ha saputo esprimere nell'arte musicale (2014)[15]
• Premio Carlo Savina 2016[16]
• Premio Internazionale Alessandro Cicognini, 2019[17]
• Premio Dessi - Premio speciale
• Premio migliore colonna sonora del Matera Film Festival 2021

TRATTAMENTO ECONOMICO

A TITOLO GRATUITO